La Farfisa (FAbbriche Riunite di FISArmoniche) nasce nel luglio 1946 dalla fusione di tre aziende: la Settimio Soprani di Castelfidardo, la Silvio Scandalli di Camerano, e la Nazzareno Frontalini di Numana ( quest’ ultima però dopo pochi mesi si ritira) come costruzione di fisarmoniche con sede a Camerano (An).
Verso la fine degli anni cinquanta, dopo un periodo di crisi di vendita delle fisarmoniche per diversificare la produzione la Farfisa iniziò la progettazione e la produzione delle fonovalige (giradischi).
I primi modelli furono il Jolly e il modello Hf.
Seguirono poi il modello Farfisino ed il Vedette, questi modelli erano in versione mono.
Seguirono poi i modelli stereo Carmen e Star sempre portatili.
Fu anche costruito un modello consolle il Recital.In contemporanea con le fonovaligie si inizio’ con i televisori, furono acqistati dalla Germania i Metz che in fabbrica venivano aperti e veniva montato il gruppo del secondo canale, era il periodo in cui la Rai iniziava la trasmissione del secondo programma.
Iniziava nel frattempo la progettazione dei televisori prodotti interamente dalla Farfisa, il primo fu il F 236 poi il modello perfezionato F 237.
L’attivita’ dei televisori andò avanti per qualche tempo, ma verso il 1963/64 cessò e le maestranze rientrarono in sede dalla Montagnola (Ancona) dove si erano trasferiti.Il 23 marzo 1965 la Farfisa si trasferisce da Camerano centro ad Aspio Terme su un nuovissimo stabilimento.
Intanto andava avanti la progettazione e produzione degli amplificatori, il primo modello fu il l’ Amplivox 8 di circa 8 watt di potenza e subito dopo il modello Amplivox 18 di circa 18 watt di potenza, seguirono poi Farfisa 20 e Farfisa 40, tutti questi modelli erano a valvole.
A transistors furono progettati i modelli TR60 e il BT40, seguirono poi nel tempo altri modelli sia per organi, o per chitarra, o per basso ed anche impianti voce.
Segui’ poi il modello TR70 ed il modello AS2006 poi la serie OR che erano a transistors la parte del preamplificatore ed a valvole la parte finale di potenza.Nel 1958 nasce il Microrgan, organo elettrico portatile basato sul principio dell’ ancia libera come la fisarmonica.
La corrente d’aria provocata dalla ventola di un motorino ne provocava la vibrazione e quindi il suono.
Successore del Microrgan è il Regale, strumento sempre ad aria ma molto più completo con nuovi timbri che entra nelle chiese e nelle scuole, poi ancora il Golden Voice.
A partire dai primi anni sessanta l’azienda fece i primi studi sull’ elettronica abbinata agli strumenti musicali e nel 1962 iniziò la produzione delle prime fisarmoniche elettroniche che collegate a un generatore ed ad un amplificatore, emettevano un suono elettronico che poteva essere sommato al suono tradizionale.Contemporaneamente iniziò la produzione di organi elettronici.
La Farfisa fu la prima impresa al mondo a produrre in serie l’organo elettronico.
Il Compact è la prima serie ed è molto apprezzata in tutto il mondo.
Le sue caratteristiche timbriche ha notevolmente influenzato il Sound dei gruppi di allora.
Moltissimi sono gli artisti tastieristi che utilizzano questo strumento in special modo nei generi Beat, Rock e Leggera.
Genesis, Van Der Graaf Generator, Tangerine Dream, Led Zeppelin, Procol Harum, The Doors, Frank Zappa, Elton John sono solo una piccola parte di gruppi ed artisti che Hanno utilizzato i prodotti musicali costruiti dalla Farfisa.
Il Compact Duo è stato anche ampiamente utilizzato a volte abbinato ad un effetto eco (il Binson) da Richard Wright dei Pink Floyd.
Oltre al Compact nel giro di pochi anni vennero prodotti e venduti in tutto il mondo altri modelli come il Compact De luxe, il Compact Duo, il Gala, il Foyer, ecc…
Questi strumenti utilizzando il Repeat, le percussioni, il riverbero, il vibrato, il moltitone Booster permettevano una grande varietà di voci orchestrali.
Nel 1965 la Farfisa invia 9 dipendenti presso la fabbrica di pianoforti tedesca Euterpe per appropiarsi delle varie fasi di costruzione di pianoforti e nel 1965 inizia la produzione di pianoforti acustici nello stabilimento Settimio Soprani di Castelfidardo con la collaborazione della ditta tedesca Euterpe.Su licenza vengono prodotti pianoforti Karl Otto e W.Offman.
Scaduti i termini di licenza la Farfisa iniziò la produzione e commercializzazione di propri pianoforti con i marchi Furstein Farfisa, Furstein, Hermann, Hubschen, Fustenberg ed anche il conosciutissimo marchio Anelli di Cremona che nel frattempo l’azieda aveva aquisito.
Anche la produzione di prestigiose chitarre da studio e da concerto apparteneva alla Farfisa, queste chitarre portavano il nome del famoso liutaio concertista e compositore Luigi Mozzani (1869-1943) nato a Faenza da famiglia di origine anconetana.Negli anni 1970-1972 quando la produzione era a pieno regime, il consiglio di amministrazione della Farfisa ne chiuse la produzione a causa della passività del singolo settore.
Agli strumenti musicali si affiancò il commercio di televisori Metz importati dalla Germania, ma il settore fu poi subito abbandonato.Alla fine degli anni 60 quando ci si accorse che l’elettronica poteva essere anche applicata ai citofoni, nacque il comparto citofonia/video citofonia.
Nel 1963 la Farfisa risulta avere circa 1800 dipendenti con picchi fino a 2100.
La superfice coperta dei suoi tre stabilimenti, Camerano, Aspio Terme, Castelfidardo e’ di oltre 50000 metri quadrati
Nel 1965 la multinazionale americana Lear Siegler diventò azionista di maggioranza della Farfisa, convinta della richiesta in tutto il mondo dei prodotti di questa azienda.Il successo di questa fabbrica fu grandioso, nei cinque continenti e in ben 87 paesi i suoi strumenti erano richiestissimi.
Il 15 ottobre 1973 la Farfisa apre uno stabilimento a San Benedetto Del Tronto la Hagen, dove vi trsferisce la produzione della citofonia e videocitofonia e nel 1975 acquista la Eme di Sambucheto (Macerata) di proprieta’ americana che produce organi elettronici Thomas.Prodotti dalla Farfisa, fisarmoniche, fisarmoniche elettroniche, chitarre, pianoforti, amplificatori, organi ad ancia, organi a mobile, portatili, da concerto, per le chiese e per la casa arrivarono in ogni parte del mondo.
Negli anni settanta le fabbriche che costruiscono organi elettronici in questa zona, piccole e grandi, erano innumerevoli: Elka, Crb, Crumar, Gem, Logan, Eko, Diamond, Gis, Thomas, Milton, Excelsior, Soprani, Fatar, Bontempi ecc…
A metà degli anni settanta, le vendite di questi strumenti vennero a calare notevolmente anche dovuto al fatto che, nel frattempo, arrivò la concorrenza giapponese.
Arrivò la crisi e la cassa integrazione per 1200 dipendenti.Si parla di crisi temporanea.
Il calo della domanda si verificò contemporaneamente sia per gli strumenti tradizionali sia per quelli elettronici.
Fino al crollo vero e proprio che si verificò nel 1980.
Una vastissima area intorno a Ancona sta tremando, la Farfisa è vitale per tante famiglie, da’ occupazione e reddito a tantissime persone.A luglio del 1980, lo stabilimento di Castelfidardo venne chiuso e 163 dipendenti trasferiti a Sambucheto di Macerata, dove continuò la produzione di pianoforti acustici.
La massiccia avanzata dei giapponesi, nel mercato americano ed europeo, e la crisi generale penalizzarono ancora di più la Farfisa.Ad aprile 1984 la situazione del personale della Farfisa è ridotta in questi termini: stabilimento di Aspio Terme, 513 addetti di cui 227 in cassa integrazione, Stabilimento di Sambucheto 133 di cui 52 in cassa integrazione.
In questo anno la Lear Siegler, dopo aver perso interesse in questo mercato, mise in liquidazione l’azienda che ritornò in mani italiane, acquistata dal gruppo Bontempi di Potenza Picena nell’ ottobre 1984 che produceva strumenti musicali-giocattolo e semiprofessionali.
Fino a questo periodo, la quantità di strumenti immessi sul mercato è stato enorme.
Come non ricordare le fisarmoniche Cordovox, Transicord, Syntacordion, i sintetizzatori Syntorchestra, Syntorchestra 4, Sound Maker, gli organi liturgici Ch5, Ch25, Ch32, la serie Compact (utilizzata anche dai Pink Floyd), Professional (utilizzata anche dai Van der Graaf Generator), la serie 248, 249, 250, 251, 252, 255, 257, 259, la serie Vip dal modello 61 fino al 600, la serie Silver, ecc… fino all’ultimo capolavoro: il Pergamon.
Il programma della Bontempi prevede il rilancio dell’ azienda e delle tre linee di produzione, i pianoforti, i strumenti musicali elettronici e la videocitofonia.La produzione di pianoforti dopo qualche anno da sambucheto (MC) viene trasferita ad Aspio terme, ed e’ qui che poi verra’ inventato e brevettato il sistema di silenziamento Nigth e Day, sistema messo a punto dal tecnico Pierite’ Carlo, poi copiato da tutte le piu’ grandi fabbriche di pianoforti.
La citofonia produce fino al 1992, poi viene venduta.
Molto numerosi sono invece i modelli di organi prodotti.
Dalla serie TS (a cosolle) alla serie F (portatili), poi la serie innovativa G, G7 G8, che sono stati molto apprezzati dal mercato fino all’expander Seven x.
Malgrado tutti gli sforzi fatti dal gruppo Bontempi, causa la crisi e la concorrenza estera la Farfisa chiude.
E’ il 1998.
Storia della FarfisaClaudio Capponi2018-06-15T00:03:11+02:00